Con “Tempo di una doccia” l’autrice Francesca Dalla Riva scaglia una freccia divulgativa

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Con “Tempo di una doccia” l’autrice Francesca Dalla Riva scaglia una freccia divulgativa

Sabrina Ginocchio
Caviardage di TEMPO DI UNA DOCCIA
Gli ingranaggi della sorte non seguono un senso e neanche le indicazioni."

Cosa ci svela la copertina:
Vari elementi come il mondo, le piante, i fiori incorniciano una donna in dolce attesa che si mostra nella sua totale bellezza: la vita che germoglia.

Trama:
Maddalena e Giacomo sognano di poter allargare la loro famiglia, ma quando finalmente decidono, dopo varie titubanze, di intraprendere un percorso che possa aiutarli a realizzare i loro desideri, ricevono un referto su cui è scritto nero su bianco il nome della patologia che da sempre condiziona l’esistenza della protagonista e di chi le sta vicino. Una diagnosi tardiva di una malattia cronica importante, l’endometriosi: è l’inizio, per la coppia, di un nuovo e difficile cammino verso la maternità. Lungo il percorso Maddalena vivrà momenti di rabbia, sconforto e si sentirà spesso sola anche quando circondata da una moltitudine di persone. Grazie all’aiuto di diversi esperti e all’amore e il supporto di suo marito riuscirà però a perdonarsi e ad accettare l’unicità del suo essere donna, giungendo alla matura consapevolezza che ogni vita e ogni storia sono speciali e degne di essere vissute proprio perché imperfette.
 

Le mie considerazioni:
Ringrazio l’autrice Francesca Dalla Riva perché con questo romanzo di fantasia ha dato voce a una malattia invalidante, a una malattia che riguarda solo i corpi delle donne e di cui non si parla abbastanza: l’endometriosi.
 
“Quella cartellina che reggevo in mano e stringevo forte a me, come custodisse gioielli preziosi, diventava ogni volta sempre più pesante e voluminosa e conteneva referti sempre più impegnativi e fitti di domande”.
 
Maddalena, la protagonista, ci trascina nel suo tunnel di dolore fisico e mentale, dagli sbalzi d’umore a quelli di peso, dai problemi digestivi a quelli legati al ciclo mestruale. Una ragazza, una donna, una moglie che ha un grande sogno: diventare mamma.
 
“L’infertilità, talvolta, può rendere cattivi, miopi o addirittura, ciechi. E io, in quel periodo, lo ero davvero tanto”.
 
Cosa ho apprezzato di questo libro? La capacità dell’autrice di non soffermarsi a raccontare i sintomi e la diagnosi della malattia, ma tra le pagine ha dato spazio all’impatto emotivo e psicologico, sottolineando la difficoltà, per chi convive con questa malattia, di essere ascoltate, credute, capite, in primo luogo dai medici e poi dall’ambito familiare e tra i conoscenti.
 
L’endometriosi è una malattia subdola che si mimetizza come un camaleonte, ma scava in profondità.
 
Maddalena è una donna che non si arrende e ha un compagno complice, Giacomo, col quale riuscirà ad allargare la famiglia e realizzare il loro sogno.
 
Quante volte noi donne abbiamo pronunciato anche solo mentalmente questa piccola frase: “Il tempo di una doccia”.
 
“E avrei avuto venti minuti solo per me, in doccia. Mi sarei chiusa in bagno, avrei fatto scorrere l’acqua su ciò che rimaneva del mio corpo stanco e avrei tentato di lavar via la fatica, la stanchezza, la preoccupazione. Ma anche la solitudine, la paura, la rabbia. Tutto.”
 
Vi consiglio questo libro perché l’autrice con la sua delicata scrittura scaglia una freccia, un messaggio importante: il rispetto del dolore.
 
 
 B… come Buona lettura.







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