Sul lato di un grande castagno c’era la tana di una volpe e nell’altro lato la tana di un orsetto lavatore. In alto, tra i due rami centrali, c’era il nido di un pettirosso.
«Che bontà queste ciliegie!», esclamò la volpe sputando gli ossicini.
L’orsetto lavatore uscì dalla tana e … un nocciolo lo colpì in un occhio.
«Volpe, fai attenzione, mi hai fatto male!», disse sfregandosi l’occhio, «Guarda, hai sporcato ovunque! Ogni giorno devo pulire l’ingresso della mia tana per colpa tua!».
«Brontoli sempre! Io non mi lamento se tu sporchi d’avanti la mia tana», commentò la volpe alzando gli occhi al cielo.
«Io non sporco mai! Potresti almeno donarmi qualche ciliegia, per colpa tua non ho ancora fatto colazione, ma devo sempre pulire! Qua ci sono anche i gusci delle noccioline che hai mangiato ieri sera!», disse l’orsetto lavatore.
«Non ti regalo nessuna ciliegia. Ho fatto una gran fatica a raccoglierle. Si trovano sopra un albero al di là del fiume», così dicendo la volpe, senza ritegno, continuò a mangiare e sputare ossicini.
«Maleducata, non mi chiedi neanche scusa!», considerò l’orsetto arrabbiato.«BASTAAAA! Tutti i giorni la stessa storia. Litigate per ogni cosa.», urlò il pettirosso.
I due litiganti alzarono lo sguardo, ma la discussione non terminò, anzi…
«È colpa sua!», accusò l’orsetto lavatore.
«Non è colpa mia se sei fissato con le pulizie…», la volpe di colpo alzò le orecchie sentendo uno strano rumore.
«Nascondetevi c’è un cacciatore!», avvertì il pettirosso volando verso il punto più alto dell’albero.
I due si ripararono nelle proprie tane. Poco dopo, nei pressi del castagno, giunse un uomo con un fucile intento a scrutare tra cespugli, foglie e alberi cercando un indizio per una possibile preda. Per fortuna il cacciatore non notò gli ossicini e i gusci e presto si allontanò.
I tre uscirono dai loro nascondigli e la discussione riprese.
«Prima o poi qualche cacciatore ci troverà col suo disordine!», esclamò l’orsetto lavatore.
«Io sono una volpe, sono astuta, so come scappare e non ho paura!», con aria beffarda la volpe si vantava delle sue qualità.
Il pettirosso, a quel punto prese posizione, si posò sulla testa della volpe e propose: «Troviamo un accordo per convivere tutti e tre sotto questo albero: tu volpe procurerai il cibo dividendolo con noi. Tu orsetto lavatore ti occuperai di tenere pulito e ordinato tutto intorno. Io, dall’alto, farò la guardia e vi informerò se nel bosco arriva un cacciatore!».
«Mi sembra una saggia proposta, io accetto», così dicendo la volpe, per prima allungò la zampa verso l’orsetto lavatore in segno di pace, questi accettò di buon grado e l’accordo tra i tre fu sigillato.
La collaborazione è il primo passo per il quieto vivere