Daniela Marani ci invita ad aprire gli occhi con “Una vita a occhi chiusi”

Vai ai contenuti

Daniela Marani ci invita ad aprire gli occhi con “Una vita a occhi chiusi”

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Venerdì 27 Ott 2023
Tags: UNAVITAAOCCHICHIUSISabrinaGinocchioDanielaMarani
Caviardage di UNA VITA A OCCHI CHIUSI
Un incontro alimentato dalla sorte spesso cambia la vita

Cosa ci svela la copertina:
Un incontro alimentato dalla sorte spesso cambia la vita.

Descrizione:
La protagonista, Vittoria, ha un'esistenza difficile, prima all'interno di un collegio monacale retto da norme severe e intransigenti, poi accanto a un uomo egoista che dopo tradimenti e abbandoni vorrebbe tornare a ricoprire il suo ruolo di marito, terrorizzato dallo spettro della solitudine che lo attende sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
La loro unica figlia, una bambina determinata e matura, cercherà di veicolare le sorti di questa unione tossica, consapevole della fragilità della madre e della spudoratezza di suo padre.

Le mie considerazioni:
“Aveva tanta voglia di parlare con lui, di sentire le sue promesse ancora una volta e attingervi la forza necessaria a superare le perplessità.”
L’autrice, Daniela Marani, con questo romanzo “bonsai” (96 pagine) ci narra la storia di tre donne vissute tra le due guerre mondiali.
Erminia, la mamma di Vittoria, con la morte in guerra del marito si ritrova costretta a fare delle scelte di sopravvivenza, una di queste fu proprio quella di dover lasciare sua figlia Vittoria in un collegio di monache. Vittoria a diciotto anni, non ha dubbi, non prenderà i voti e tornerà a casa. È una ragazza fragile, ingenua e umile. Vittoria troverà un lavoro e anche un marito. Un matrimonio sbagliato fin dal principio, ma Vittoria non ascolterà nessuno e a occhi chiusi continuerà ad aprire la porta a suo marito, Luigi. Vittoria è talmente innamorata che non riesce a vedere, a sentire le bugie del coniuge. La loro unica figlia, Myriam, cercherà più volte di aprire gli occhi a sua madre, andrà contro il padre, ma non basterà a proteggere sua madre dalle false promesse del genitore.
Lo sappiamo tutti, la verità a volte fa male e spesso cerchiamo rifugio in una “vita” parallela: quella che ci fa comodo. L’autrice ci porta a riflettere, a non temere la verità e a valutare la realtà. Tenere gli occhi chiusi fa più male che tenerli aperti.
L’autrice alleggerisce i vari passaggi mostrandoci Verona che fa da sfondo alle vicende, una città che gioisce e soffre assieme ai personaggi, che li accompagna per mano, li fa sentire meno soli e li consola con la sua arte e la sua bellezza.
La lettura di questo romanzo ci coinvolge per la piacevolezza della narrazione, per l’immersione nella bellezza dei contorni ambientali, per la singolarità della storia con le sue ripercussioni degli echi del cuore.
È un leggere che stimola anche la voglia di andare più a fondo, di coglier segnali che vengono dall’alto e ci illuminano sui nostri destini. Siamo noi gli artefici della nostra vita con le nostre scelte.

 B… come Buona lettura.







Torna ai contenuti