In “Voci dall’argine” l’autrice Franca Gualtieri dona la voce agli animali e alla natura

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In “Voci dall’argine” l’autrice Franca Gualtieri dona la voce agli animali e alla natura

Sabrina Ginocchio
Caviardage di VOCI DALL'ARGINE
Prendete il tempo e il coraggio per sperimentare cose nuove.

Cosa ci svela la copertina:
La copertina è in bianco e nero. Al centro si trova un fiume, la sua acqua appare immobile, i suoi argini sono totalmente coperti dalle piante. In primo piano spicca un groviglio di fiorellini selvatici. Il cielo è coperto dalle nuvole

Descrizione:
Sono sentieri luminosi, questi di Franca Gualtieri. Sentieri che compongono sei storie per adulti e bambini. Hanno lo stile delle fiabe e delle favole, nelle quali gli animali e gli uomini spesso comunicano tra loro con la forza dell'amore, della fratellanza reciproca, dei sensi. I cani, gli oggetti, gli alberi, il fiume, i volatili, prendono la parola e dialogano raccontando le malefatte e le disattenzioni degli esseri umani, accecati dalla brama di dominare tutto, spesso distratti e, proprio per questo, pericolosi. L'autrice ci suggerisce, per il tramite della natura, di cercare armonia tra sé e il creato, ci suggerisce la grande forza dell'esistenza universale, dove tutto è vivo e merita rispetto, attenzione, ascolto. Storie dove tutto oscilla tra elegia e dramma, tra ordine e confusione. Le parole dell'autrice sembrano accarezzare la carta, e ne abbiamo bisogno tutti di queste carezze. Ne abbiamo bisogno come non mai.
 
Le mie considerazioni:
“Quindi… ci volete dire che i cambiamenti climatici, la scomparsa degli habitat naturali e le sconsideratezze degli umani influiscono negativamente sulla nostra esistenza?”
L’autrice, Franca Gualtieri, ci scuote sui nostri doveri verso la natura utilizzando il genere più diretto: le favole.
Sei racconti di fantasia, che echeggiano come un inno alla Natura. In Voci dall’argine sono gli animali, gli alberi, i fiumi a prendere la voce. Sono loro a parlottare come l’uomo stia calpestando e distruggendo l’ambiente senza pensare alle conseguenze. Un brusio ronzante, come quelle delle api costrette a riunirsi in congresso per far fronte alla progressiva scomparsa di piante mellifere e all’avvelenamento della terra.
“Potremmo, escludendo Gino, pungere tutti gli umani per dare loro una lezione”.
Vi immaginate se tutti gli animali si ribellassero a noi?
Ma le api di Franca Gualtieri non hanno tempo per la ribellione e anzi queste straordinarie creature troveranno la forza di rivoluzionare tutto, grazie a nuove “strategie e collaborazioni” e andare alla conquista di nuovi mondi.
Il libro ci invita a scrutare con meraviglia la straordinaria bellezza dell’ambiente che ci circonda. Siano i pioppi che si piegano al vento sugli argini del Secchia o gli occhi di un cane bisognoso d’amore.
Tra le pagine incontreremo anche i piccoli gesti degli uomini. Gli odori famigliari che ci faranno venire l’acquolina in bocca. L’odore del brodo buono di cappone o di ragù. Il profumo del pane appena sfornato e quello più delicato dell’abbraccio della nonna che ci schiacciava il naso sulla camicia di cotone, ancora fresca di bucato e profumata di lavanda.
Il libro è arricchito dalle bellissime fotografie di Alessandro Andreoli, scatti che conquistano per la sua delicatezza, per la sua capacità di immortalare le piccole cose, ma che rendono la vita speciale.
In Voci dall’argine è la Natura che ci parla con persuasiva dolcezza per chiedere rispetto. La magia e la realtà si incontrano magicamente.
Il racconto che mi è piaciuto di più? “La lavanda e il congresso delle api” e un altro con protagonista un cane. Però anche quello dell’albero… ma insomma sono tutti meritevoli del primo posto.

 B… come Buona lettura.







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